Wayman Tisdale - Decisions


Wayman Tisdale - Decisions

Quella di Wayman Tisdale è una storia affascinante e particolare. Quando Wayman aveva dieci anni di età, mise le mani per la prima volta su due oggetti (molto diversi tra loro) che avrebbero determinato il duplice cammino della sua vita: erano un pallone da basket ed una chitarra a sei corde. Gli appassionati di sport sanno dove lo ha portato la prima passione: ad una carriera di successo nella NBA nel corso della quale Tisdale ha totalizzato 5.000 rimbalzi e che lo ha visto giocare con gli Indiana Pacers, i Sacramento Kings e i Phoenix Suns. Inoltre è stato medaglia d'oro alle olimpiadi con il team USA di basket e All-American alla University of Oklahoma. Il secondo grande amore di questo straordinario uomo è stato la musica ed in questo caso sono gli appassionati di contemporary jazz a conoscere le sue doti ed il suo talento in veste di bassista. La combinazione dei successi sportivi con quelli artistici ne fanno un personaggio a suo modo unico. La maggior parte degli atleti che, dopo la carriera sportiva, si sono dedicati alla musica hanno trovato nel rap il loro territorio elettivo, Wayman Tisdale invece no, a differenza di altri si è orientato sul jazz contemporaneo: una scelta non facile e certamente dettata oltre che dai gusti personali anche dal supporto di una abilità tecnica non comune. Nel 2007, a Tisdale fu stato diagnosticato un cancro alle ossa, ma con la sua enorme forza fisica si riprese quanto bastava per pubblicare nel 2008, il suo ottavo album, Rebound. Dopo una lotta contro il terribile male, Wayman Tisdale ha perso la sua ultima partita ed è tragicamente scomparso il 15 maggio del 2009, all'età di 44 anni. Decisions è il suo terzo album, pubblicato nel 1998. Se i primi due dischi potevano dare l’impressione di essere il passatempo creativo di un atleta affermato,  non è così per questo lavoro sotto l’etichetta Atlantic. Registrato dopo aver lasciato il basket professionistico, dimostra una maggiore maturità ed un impegno diverso anche nell’approccio stesso con lo strumento "basso elettrico". Insomma, a questo punto, la musica non è più un hobby ma è diventata di fatto il nuovo centro della vita di Tisdale. E non a caso un’indicazione chiara della serietà del progetto ci viene immediatamente data dalla lista degli ospiti presenti su Decisions. Il ragazzone del basket si è infatti conquistato il rispetto e l’amicizia di alcuni tra i migliori musicisti del panorama dello smooth jazz. il tastierista Brian Culbertson, in primis, che sembra rivelarsi l'anima gemella musicale di Wayman, e poi Gerald Albright, Norman Brown, Everette Harp, Marcus Miller, Marc Antoine Downcourt e Lalah Hataway. La prima sensazione che si ha ascoltando questo album è quella di equilibrio e buon gusto: si tratta di un arioso e positivo smooth jazz suonato con classe e basato su dei brani originali per la maggior parte composti dallo stesso Tisdale. “Breakfast With Tiffany” mette le note alte del piano di Brian Culbertson in un piacevole contrasto con la profondità delle linee di basso, in un pezzo che le radio di smooth jazz hanno subito apprezzato. Su "Ain't No Lovin'" Tisdale prende il comando della melodia sia con il basso che il cantato, appoggiandosi agli intrecci delle tastiere di Culbertson (a simulare il Rhodes) e Jerome Harmon (Hammond B-3). Wayman Tisdale si diverte a fare una sorta di uno contro uno musicale (giusto per restare in tema cestistico) con ciascuno dei suoi illustri ospiti e colleghi. "The Wiz" fa un po’ il gioco della chiamata e risposta con il sax di Albright così come "Bass Man" dove si aggiungono le nitide, pennellate in stile Wes Montgomery di Norman Brown con la sua chitarra elettrica. "Fell in Love" è un brano nel quale la morbida melodia del soprano di Everette Harp si fonde perfettamente con il basso di Tisdale e la chitarra acustica Antoine Downcourt. Il sapore latino prende il sopravvento sulla variopinta "Mexicoco" che vede lo stesso Downcourt sfidare Wayman a duellare con la chitarra acustica, mentre il bassista non rinuncia comunque a far sentire il suo basso. Molto bella anche la dolce ballata “Louis” impreziosita dalla voce di Lalah Hataway, ma scandita dal profondo basso del leader che non manca di dispensare un fantastico assolo. L’album continua con il suo tono rilassato con “Ready Or Not” ed il basso resta il protagonista assoluto: limpido e cristallino, Tisdale lo adopera ritmicamente in modo efficace e melodicamente con un ottima predisposizione per l'orecchibilità, quasi fosse una chitarra. Lalah Hataway fa valere le sue doti di vocalist anche su “My Only” che è la classica canzone r&b, sofisticata e sensuale. Il divertimento di un brano inusuale sta tutto nelle note veloci e spiritose di “Take The Lord Along With You” interpretato in solitudine dal bassista con il cajun di New Orleans e il country USA come filo conduttore. L’album si chiude in bellezza con il funk-jazz della dedica a Miles Davis intitolata “Miles Away” che ci ricorda quanto Wayman Tisdale sia un bassista tecnicamente valido e quale livello di qualità compositiva sia stato in grado di raggiungere. Con Decisions l’ex cestista professionista passato alla musica ha compiuto quello che possiamo considerare il definitivo salto verso il gotha dello smooth jazz internazionale. Questo è un album maturo e divertente nel quale Wayman, coadiuvato da un gruppo di brillanti musicisti ha dato libero sfogo al suo talento musicale di bassista e compositore. Solo lo sfortunato insorgere di un male incurabile ha posto fine alla bellissima parabola di un grande uomo che ha saputo lasciare il segno del suo passaggio sia come sportivo che come artista. Un privilegio che solo pochi possono dire di aver avuto.