Eliot Slaughter – The Reinventment


Eliot Slaughter – The Reinventment

Eliot Slaughter è un musicista e polistrumentista di Cincinnati, già bambino prodigio e dotato di un innato talento per la produzione e l’improvvisazione musicale. E’ uno di quegli artisti per i quali le capacità creative si coniugano con il buon gusto e la misura: una boccata d'aria fresca nel panorama dello smooth jazz internazionale. Eliot non solo compone tutta la sua musica, ma suona anche una varietà di strumenti e tra questi il pianoforte e le tastiere in generale sono è i suoi preferiti. Vive in Ohio, ma Slaughter ha viaggiato molto durante la sua giovinezza, dato che suo padre era un militare: ha vissuto in Europa, e in molte zone diverse degli Stati Uniti. A tal proposito Eliot dice: "Ricordo di aver fatto lunghi viaggi con la mia famiglia, quando ero solo un bambino, ascoltando la musica che veniva suonata da mio padre, grande appassionato di jazz e pianista a sua volta”. Erano Miles Davis, John Coltrane, Oscar Peterson, Bill Evans e altri grandi musicisti che suonavano ininterrottamente: così il piccolo Eliot assorbiva tutto, assimilava l’essenza del jazz. Racconta ancora Slaughter: "Io e mio fratello chiedevamo di ascoltare anche Jimi Hendrix, i Beatles e altri artisti sia Pop che Soul e nostro padre ci accontentava” Risulta chiaro come il tastierista sia cresciuto in un ambiente permeato di musica grazie alla passione del padre e ad una acquisita familiarità con tutti i grandi del jazz e con i suoni funky soul della Motown e del rock. Eliot si è laureato al Berklee College of Music di Boston, una scuola dalla quale sono usciti molti tra i più grandi musicisti degli ultimi 50 anni. Invitabile quindi che dopo anni di studio, intenso lavoro e grande dedizione, Eliot Slaughter si sia alla fine evoluto come artista ed abbia creato uno stile personale che è un insieme di melodia e passione con un forte legame con il jazz e il funk. Dopo aver lasciato Boston, Slaughter è diventato un tastierista molto richiesto, finendo per suonare come turnista in molti cd ed in tour con svariati gruppi ed artisti. Non poteva mancare nella sua evoluzione e crescita professionale un ulteriore passo verso il futuro, attraverso l’approdo alla sua prima registrazione da solista, intitolata The Reinventment. Un album che ci rivela un giovane talento con un tocco da maestro su 13 canzoni tutte nuove, molto fresche e rilassate, positive e ariose. Senza particolari ambizioni o pretese di innovazione a tutti i costi, queste sono tracce che piacciono fin dal primo ascolto e mettono di buon umore. Ci sono morbidi groove melodici, non mancano delle belle improvvisazioni, e sono presenti anche alcune ballate di stampo soul. A tratti ricorda il miglior Paul Hardcastle, in particolare quello dei Jazzmasters. Il suo lavoro alle tastiere denota un buon tocco al pianoforte ed un sapiente uso sia dei synth che della programmazione. Gli arrangiamenti sono essenziali, improntati alla massima semplicità senza per questo essere superficiali o trascurati. Eliot Slaughter fa tutto da solo, con la sola eccezione della partecipazione del fratello chitarrista. The Reinventment è in buona sostanza una sintesi dello smooth jazz di facile fruizione. Tracce gradevoli che ben si si adattano alle esigenze di ascolto di una larga fascia di utenti, lontane dal jazz classico ma sufficientemente sofisticate e curate da non essere banalmente commerciali.