Phil Upchurch – Lovin’ Feeling


Phil Upchurch – Lovin’ Feeling

Phil Upchurch è stato un personaggio di primo piano nei circoli musicali di Chicago a partire dalla metà degli anni '50 ed è ancora attivo ai giorni nostri. Chitarrista talentuoso e prolifico egli è in grado di distinguersi con uguale efficacia e disinvoltura con il blues, il soul, l’R & B ed il jazz. Molti lo conoscono soprattutto per il suo lavoro come session man a fianco di un gran numero di artisti (tra questi George Benson, Donny Hathaway e Hubert Laws e anche Michael Jackson, ad esempio) in larga parte la sua fama deriva proprio per il ruolo di chitarrista ritmico tenuto nel corso di queste collaborazioni. Ma Phil è invece anche un grande solista e la sua carriera è corredata da un portafoglio di oltre venti album. Upchurch è un chitarrista dotato di grande sensibilità, dal tocco morbido e vellutato ma capace di slanci funky irresistibili, improvvisazioni molto creative e una innata adattabilità verso ogni genere musicale nel quale si cimenti. All’inizio della sua avventura artistica il suo riferimento fu il jazz classico, ma con la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70 il suo stile si orientò sempre di più verso il funk ed il soul-jazz, come testimoniato dai suoi album registrati per l’etichetta Cadet. Lovin’ Feeling, del 1973, è un chiaro segnale di un allontanamento dalle atmosfere acide e nervose del precedente periodo in favore di una svolta verso il più morbido e sofisticato sound jazz della West Coast. Phil aveva lasciato Chicago un anno prima, e, dopo aver registrato Darkness, Darkness con Tommy Li Puma come produttore, decise di stabilirsi in California. Esperienza che evidentemente fu positiva visti i risultati artistici che si possono ascoltare  su quell'album. In questa ulteriore produzione Phil Upchurch brilla particolarmente ispirato, insistendo sul groove ma condendo tutto di un'atmosfera decisamente jazzy: c’è molto funk, si percepisce il soul  ma tutto è tutto miscelato con una vena di morbida scorrevolezza. E’ innegabile che Upchurch sia un maestro della chitarra e in questa circostanza i suoi compagni d’avventura sono stati scelti con grande cura. Phil ha anche inserito il bassista Lucky Scott della band di Curtis Mayfield. Inoltre Lovin’ Feeling segna anche la prima apparizione nel gruppo di Upchurch del suo futuro braccio destro, il pianista e cantautore, Tennyson Stephens. Questo album registrato nel pieno della rivoluzione musicale degli anni ’70  può essere considerato certamente uno dei momenti migliori nella carriera di Upchurch. Il chitarrista mette in mostra la sua profonda sensibilità melodica e il suo lirismo cromatico sia nel lavoro come solista che in quello ben noto di accompagnamento. La sonorità di Phil è talmente originale da rendere il suo stile in qualche modo unico. Sono diversi i brani interessanti e tra gli altri spiccano una rilettura di "You've Lost That Lovin 'Feelin" (che compete con qualsiasi versione vocale, inclusa quella  degli esecutori originali, The Righteous Brothers) e uno standard dello stesso Upchurch, "Another Funky Tune". Laddove gli accordi e gli arrangiamenti di fiati  creano il contesto, come in "I Still Love You" e "Sitar Soul", la sezione ritmica spinge ancor di più Phil Upchurch in stupefacenti evoluzioni chitarristiche ricchissime di groove della miglior specie. In alcuni numeri veloci gli arrangiamenti più complessi vengono relegati in un posto più di seconda linea in favore di un approccio più diretto e pilotato dalle tastiere, come ad esempio in "Washing Machine" o "You've Been Around Too Long" entrambe genuinamente funky. E’ qui che l’ispirato Upchurch si mette in luce con i suoi giochi  di chiatrra wah-wah, dispensando funk groove dentro un cuore soul. Una trasformazione ed un movimento continuo tra arpeggi e assoli  che suonano sempre magnificamente puliti pur nel loro furore ritmico. Atmosfere da club, sensuali e morbide, che avvolgono l’ascoltatore in un abbraccio coinvolgente ed affascinante sia che si tratti di brani veloci, sia che Phil proponga la sua visione delle ballads. Lovin' Feeling è un disco chiaramente orientato verso gli amanti della chitarra elettrica, che qui è sempre in primissimo piano ed assoluta protagonista, tuttavia non mancano spunti per attirare anche coloro i quali hanno un debole per il jazz ed il funk degli anni ’70. Lovin’ Feeling è un album davvero sorprendente dall'inizio alla fine: nell’ambito di una carriera importante e all’interno di una discografia corposa, si tratta di un lavoro tra i migliori in assoluto.