Special EFX – All Stars


Special EFX – All Stars

Mi sono accorto di non aver ancora parlato, in questa sede, del gruppo fusion Special EXF: una band storica della fusion della prima ora. Certamente è una di quelle che più di altre hanno lasciato un segno tangibile tra i molti che hanno animato questo genere a partire dagli anni ’80. L’uscita di un nuovo album è l’occasione giusta per colmare questa lacuna. E’ il talentuoso chitarrista Chieli Minucci il leader di questo vero e proprio collettivo musicale chiamato Special EFX: lui è anche il superstite di quello che nacque inizialmente come un duo, completato dal compianto percussionista George Jinda. Dopo aver prodotto molti album e averne firmati altrettanti anche a suo nome il buon Chieli, negli ultimi anni, ha trascorso molto tempo in tour ,in giro per il mondo, con una formazione di grandi musicisti che hanno contribuito in varia misura a creare quello che è il marchio di fabbrica internazionale della band. Quando Minucci ha iniziato a scrivere il materiale per il 21° album del gruppo, gli è venuta un’idea: invitare tutti i musicisti che a vario titolo hanno fatto parte della band a partecipare alla registrazione di materiale inedito da inserire nel nuovo disco. Lo splendido risultato di questo lavoro è "All Stars", un titolo che racchiude nella sua sintesi il concetto che sta alla base di questo nuovo album. E’ un fantasioso collage di jazz contemporaneo, world music e fusion in uscita proprio in questi giorni. Da qualche tempo  è possibile ascoltare in anteprima nelle radio "Hanky Panky Boys", un brano cool e un po’ retrò che vede la chitarra di Minucci dividersi la scena con il sassofonista Eric Marienthal. Dice Minucci: "È stata la prima melodia che ho scritto appositamente per l'album e mi pare davvero che non suoni come i classici degli Special EFX. Volevo scrivere qualcosa di un po' diverso da suonare nelle jam session dei festival jazz, un pezzo che richiamasse quasi uno standard. Scriverlo mi ha esaltato e mi ha ispirato a comporre altra musica per il progetto". Chieli Minucci ha inserito quattordici canzoni in "All Stars" e in ognuna ha ritagliato uno spazio per gli artisti di talento che con lui hanno messo a fuoco la sua visione eclettica della musica. Il tutto insieme ai membri fissi della band ovvero Jay Rowe (tastiere), Jerry Brooks (basso) e Joel Rosenblatt (batteria). Tra le dozzine di guest star dell'album ci sono la violinista Regina Carter, il sassofonista / flautista Nelson Rangell, il trombettista Lin Rountree, il trombettista David Mann, il batterista degli Spyro Gyra Lionel Cordew, il bassista Gerald Veasley, il tastierista Lao Tizer, e il bassista e cantante Fernando Saunders. Quest’ultimo è stato un membro storico della famiglia Special EXF fin dai tempi della loro formazione. Inoltre c’è la presenza prestigiosa della formidabile cantante degli Incognito Maysa Leak, che impreziosisce una bellissima versione di "Little Wing" di Jimi Hendrix. Ancora Minucci spiega: “Sono cresciuto ascoltando Jimi Hendrix; durante uno spettacolo che abbiamo fatto due anni fa con Maysa, le ho chiesto se le sarebbe piaciuto provare a cantare "Little Wing" e lei ha accettato con entusiasmo. Volevo rendere omaggio all’anima rock di Jimi Hendrix ma volevo anche fare qualcosa che fosse moderno e r&b. Penso che sia uscita una cover insolita e sono curioso di sapere come le persone reagiranno ascoltandola. In realtà non faccio cover di brani troppo spesso, quindi la cosa assumeva un sapore un po’ particolare. In verità il brano che di per sé è già un capolavoro è reso magistralmente sia dal gruppo che da Maysa: l’assolo di chitarra di Minucci è straordinariamente intenso: un vero tributo al genio di Hendrix.  Chieli ha deciso di guidare una formazione fluida, che può variare a seconda delle circostanze in un intenso programma di tournée a supporto dell’album "All Stars", e ha cominciato ad esibirsi in pubblico alla vigilia della data di uscita dell'album. C’è una canzone di "All Stars" che ha un significato particolarmente personale per Minucci. "Sweet Memories Of You" è un pezzo per chitarra solista legato profondamente alla malattia della madre. È un brano importante del disco, non solo per dare un segnale di discontinuità nella trama dell'ascolto, ma anche per regalare alla gente qualcosa di un po' più contemplativo. Non appena l’ascoltatore approfondisce la conoscenza dell'album, vengono fuori la profondità, l'ampiezza delle capacità compositive e le doti di arrangiamento di Minucci. "Kampala" è stata scritta con una chitarra acustica di fortuna in una stanza d'albergo in Uganda, durante una serie di concerti in Africa. Chieli ha diviso "Great Escape" in due parti  e su questo pezzo dice: "è un lavoro d'amore che è stato scritto con una metrica dispari, in quello stile con il quale sono cresciuto e che ho amato veramente.” C’è poi "Flows Like Water" che è una composizione un po' diversa da quello che di solito propongono gli Special EXF. E’ chiara la volontà di offrire qualcosa di più jazzato e in parte lontano dal repertorio a cui la band ci ha abituati. Minucci è chiaro quando dice che gli piace dare alle persone che acquistano i dischi o vengono agli spettacoli una varietà di stili. In questo senso 'Flows Like Water' è una bella rappresentazione di quanto la band sia diventata coesa nel corso dei molti anni in cui ha lavorato insieme. “All Stars ”si conclude con “One Stick And A Stone” in cui è protagonista il basso Chapman Stick di Steve Adelson che duetta intimamente con la chitarra di Minucci. È un brano d’atmosfera che ricorda da vicino quelli suonati insieme al compianto George Jinda,  con le sue magiche percussioni. E’ evidente la volontà di chiudere l’album con una nota nostalgica ovvero con qualcosa che fosse fedele al suono originale degli Special EFX. Questo All Star è un nuovo ed entusiasmante capitolo nella storia discografica di un gruppo molto significativo nell’ambito della fusion. Chieli Minucci si dimostra ancora una volta un chitarrista dotato di grande ecletticità ed una competenza tecnica non comune, le cui abilità sono ampiamente sottovalutate.