Redtenbacher’s Funkestra - Hausmusik


Redtenbacher’s Funkestra - Hausmusik

Redtenbacher's Funkestra, probabilmente vi chiederete: chi sono costoro? Domanda lecita, dato che questa band è sicuramente piuttosto sconosciuta al grande pubblico. La storia di questo ensemble molto particolare nasce dalla volontà del bassista austriaco Stefan Redtenbacher di creare qualcosa di originale nella formula e nel sound, partendo da una base che rispondesse a due requisiti fondamentali: essere funk e avere il “groove”. Ebbene il musicista, trapiantato dal 2005 a Londra, è riuscito nel suo intento, affinando album dopo album il sound e arrivando infine  ad un collettivo musicale davvero dinamico e vivace. Qui nel suo ultimo Hausmusik il funk ed il jazz si sposano con una deep house tanto intensa quanto ballabile, corroborata da un sound degno di una big band, in cui i fiati roboanti, le irresistibili linee di basso, le chitarre wah wah, la batteria e l’organo danno all’impalcatura una solida base. Niente campionamenti, diavolerie elettroniche ridotte all’essenziale ed invece grande abbondanza di veri musicisti e concreti strumenti analogici. Il progetto nasce già in Austria, dove Stefan ha inizialmente intrapreso il suo viaggio creativo, ma è sulla scena musicale londinese che tutto prende davvero forma, grazie ai grandi musicisti con i quali il bassista è venuto in contatto. E’ così che il funk, genere che Redtenbacher ha da sempre ascoltato ed amato, si è definitivamente impossessato della sua anima. Grazie a questo la sua esperienza è andata maturando di giorno in giorno. Certo resta percepibile una forte influenza mutuata dalla migliore Deep House americana ed europea, ma il progetto Funkestra sembra andare ben oltre, esplorando altri orizzonti, in qualche misura decisamente originali. Ci sono echi della disco funk anni '80 e un chiaro riferimento ai suoni vintage ancora precedenti: troviamo i classici ritmi di batteria, il basso che detta straordinarie basi su cui costruire l’architettura musicale  e soprattutto una ricchissima sezione fiati. Un progetto ambizioso ed impegnativo, anche dal punto di vista degli arrangiamenti, dato che tutto questo viene eseguito non da un piccolo gruppo bensì da una trentina di musicisti. Ne esce fuori un album  jazz/funk strumentale molto intenso, divertente ed anche ballabile,  con un ottimo interplay tra tutti i membri della band. Le influenze musicali da cui Stefan ha attinto sono ovviamente molteplici e tuttavia ci sono alcuni punti di riferimento più delineati: anche se questo è un album strumentale, Redtenbacher è stato ispirato da artisti classici come gli Earth, Wind & Fire, The Jackson Five e lo stesso Michael Jackson, ovviamente James Brown ed anche i Tower of Power. Però nella musica della Funkestra si possono riscontrare assonanze con musicisti contemporanei come Marc Ronson, gli Jamiroquai o gli Incognito. Per finire non sono state dimenticate le classiche registrazioni delle Big Band di Count Basie o Quincy Jones e altri artisti jazz degli anni '60 e '70 tra i quali i mitici Brecker Brothers o Herbie Hancock. I 10 brani originali contenuti in Hausmusik sono una lunga cavalcata piena di energia contagiosa. Un treno funky che corre su ogni traccia di questo album in cui la vitalità e lo spirito di questi fantastici musicisti vi farà venire voglia di battere il tempo ed alzare il volume del vostro impianto. Per tutte parla la prima traccia, "Royal Rooster" che suona come una "Disco Inferno" più jazzata ed è una gioia per le orecchie. A seguire, una dopo l’altra, la Funkestra inanella un pezzo più bello dell’altro. Sempre in bilico tra discoteca, deep house,  funk e jazz, non mancano le citazioni meravigliosamente vintage, e perfino quelle lounge.  La chiusura è affidata a "The Sound of Dazz" che diventerà presto un classico della deep house.  Ci sono anche 3 remix per un totale di 73 minuti di travolgente musica. Una nota è doverosa per la bella copertina dell’album che è stata brillantemente realizzata da Julian Black, ed è ovviamente ispirata dalle classiche cover di Reid Miles realizzate per l’etichetta Blue Note: un modo per rendere omaggio al grande contributo dato da questo artista grafico all’immaginario collettivo del jazz. Questo è il miglior lavoro della Redtenbacher’s Funkestra fino ad ora, ma sono sicuro che questa geniale orchestra funky riserverà altre positive sorprese in futuro.