Mike Longo - 900 Shares of the Blues


Mike Longo - 900 Shares of the Blues

Mike Longo è un pianista e compositore americano, nativo di Cincinnati, noto soprattutto per la sua collaborazione con il mitico trombettista Dizzy Gillespie. E’ stato un grande fan di Oscar Peterson, con il quale ha poi anche studiato per un biennio e dal quale è rimasto fortemente influenzato. A partire dagli anni ’60 Longo ha iniziato un’avventura musicale con il suo personale trio che è proseguita per ben 42 anni. Da segnalare poi una sua collaborazione con Chick Corea sfociata in un album del 1991 intitolato Piano Giants. Sono particolarmente interessanti i suoi album solisti dell’inizio degli anni ’70, ad esempio The Awakening, Funkia e questo stupendo 900 Shares of the Blues, di cui voglio parlarvi. Come molti altri colleghi, in quel periodo il pianista stava sperimentando l’uso del piano elettrico con grande soddisfazione e ottimi risultati. Ed infatti 900 Shares of the Blues è un’esaltante alternanza di Rhodes e piano acustico incastonata sopra una buona dose di groove funk jazz ma corroborata anche di jazz classico e da una spruzzata di musica latina. Di fatto questo è uno dei suoi migliori album di sempre. Il tutto è suonato ed arrangiato in uno stile rilassato che è semplicemente fantastico, con un risultato artistico che suona un po' come i migliori lavori della CTI dell'epoca. Pur se con qualche differenza, poiché è palese come qui il sound sia in qualche misura più ruvido e asciutto di quanto non siano le patinate atmosfere tipiche di Creed Taylor e della sua scuderia. Mike Longo si destreggia indifferentemente sia al piano elettrico che al piano classico accompagnato da un team di fuoriclasse come Ron Carter al contrabbasso, Mickey Roker alla batteria e Ralph MacDonald alle percussioni. Non mancano poi le presenze di due fenomeni come Joe Farrell (sax e flauto) e Randy Brecker (tromba e flicorno) che aggiungono il loro grande lavoro di fiati: i due ospiti aiutano ad impreziosire gli arrangiamenti con un profondo feeling jazzistico. L'intero album è magnifico nella sua solida spontaneità: i musicisti mettono in vetrina una varietà di stati d'animo, di emozioni e di groove che non possono che colpire qualsiasi appassionato. Si va dalle atmosfere in pieno stile Blaxploitation della title track e di "Like a Thief In the Night" a quelle un pò più rilassate ma sempre jazz funk di "Ocean of His Might". L’album vira decisamente sul jazz mainstream con "Magic Number", dove si può apprezzare lo stile fluido di Longo e la sua forte vicinanza con il maestro Oscar Peterson. Bellissima la ballata jazz intitolata "Summer's Gone", che resta in territorio jazzistico e ancora di più ci fa apprezzare la bravura del leader e il contributo di Joe Farrell e Randy Brecker. Il disco si conclude con un brano di matrice latina: "El Moodo Grande" è un omaggio di Mike Longo ad una delle sue grandi passioni musicali, che troviamo qui declinato in un arrangiamento che ricorda alcune sortite del suo amico Chick Corea. Così come aveva cominciato, il pianista torna alla fine a dare un saggio della sua padronanza del piano elettrico.  Con una discografia ricca di ben 22 album da solista, Mike Longo è un musicista ancora oggi attivo, che può vantare un'esperienza di altissimo profilo. Tuttavia i livelli raggiunti all’inizio degli anni ’70 restano l’apice della sua avventura musicale. Se avete amato le prime contaminazioni elettriche del jazz, la musica della CTI Records di Creed Taylor e tutte quelle atmosfere così care ai polizieschi della decade a cavallo tra il 1970 e il 1980, troverete in 900 Shares of the Blues una risposta molto soddisfacente. Vintage sounds.