Hendrik Meurkens - A View From Manhattan



Hendrik Meurkens - A View From Manhattan

Esiste davvero un erede degno dell'inarrivabile armonicista Toots Thielemans ? Una domanda alla quale è difficile dare una risposta definitiva. Per qualità tecnica, creativa e talento in realtà il cinquantanovenne tedesco di Amburgo Hendrik Meurkens detiene di diritto la "posizione" come secondo miglior armonicista del jazz di sempre (dietro lo stesso Toots Thielemans, ovviamente), Posizione di eccellenza che viene confermata con questa bella incisione. A differenza delle sue due precedenti registrazioni con la Concord Records, Meurkens in questo lavoro, sposa felicemente il jazz mainstream piuttosto che la musica brasiliana / bossa nova come aveva fatto in passato. Nel fare questo affronta con apparente facilità una varietà di materiale difficile e stimolante (e quattro degli 11 pezzi, per giunta, sono sue composizioni originali) . Il bravo armonicista (ma anche vibrafonista) esce dalla non facile prova con delle fresche interpretazioni di classici come "Whisper Not", "Naima", "Body and Soul", "Moment's Notice" o "Speak Low". La sua tecnica è sopraffina e il timbro della sua armonica è quanto mai variegato, gradevole e sempre adeguato anche quando il confronto è con i solisti che proprio quei pezzi hanno resi celebri: parlo di John Coltrane, Benny Golson o Thad Jones. Il rimando al maestro Toots è ovvio e inevitabile, ma il nostro tedesco se la cava egregiamente, riuscendo ad entusiasmare, risultando pienamente convincente. Il suo cast di supporto che comprende il sassofonista Dick Oatts, il trombonista Jay Ashby, il pianista Mark Soskin, la batteria di Portinho, ed il basso di Harvey Swartz è molto ben assortito. L'affiatamento tra solista e band appare ottimo in ogni frangente sia si tratti di brani veloci sia quando vengono affrontate delle ballads. Questo album del 1993 ci regala quindi un ottimo esempio del talento puro di Hendrik Meurkens e ci fa riscoprire il piacere di ascoltare uno strumento così particolare e forse dimenticato come l'armonica, qui suonata ed interpretata ai massimi livelli possibili.