James Taylor Quartet - Soundtrack From Electric Black

James Taylor Quartet - Soundtrack From Electric Black

Il James Taylor Quartet è una delle band più iconiche del movimento denominato acid jazz e si colloca all’interno di esso come uno dei gruppi guida dell'originale esplosione di questa corrente musicale sin dalla fine degli anni '80.  JTQ è ad oggi giustamente considerato una vera e propria istituzione britannica. Sono stati e sono tuttora senza dubbio una delle band più attive del Regno Unito negli ultimi trent'anni, esibendosi senza risparmio in centinaia di concerti e pubblicando ben 27 album (e questo calcolo esclude le numerose compilation, oltre ai tre LP sotto il nome New Jersey Kings). Non c'è dubbio, tuttavia, che un album come questo "Soundtrack From Electric Black" sia una perla preziosa nella loro pur vasta discografia ed un momento importante nella loro storia leggendaria. Il motivo principale è che questa è la prima volta che il gruppo registra con il supporto di un'intera orchestra, inoltre il lavoro è stato elaborato nell'iconico studio di Abbey Road. Il risultato finale è una sorta di espansione, per così dire quasi hollywoodiana della caratteristica formula del gruppo, sempre carica di sapori funk, soul e jazz ma questa volta arricchita dal ricchissimo apporto di una grande orchestra. Va detto che fin dal loro debutto, nel lontano 1987, i JTQ hanno mostrato di apprezzare la musica dei film e delle colonne sonore televisive vintage. In effetti, il fulcro del loro album di debutto, "Mission Impossible", erano proprio i temi cinematografici e televisivi che includevano delle originali cover acid jazz di classici come la famosa colonna sonora di Lalo Schifrin (Mission Impossibile), ma anche "Goldfinger" di John Barry e "Blow Up" di Herbie Hancock. Tuttavia, 31 anni dopo, il paladino dell’organo Hammond per eccellenza, James Taylor e le sue coorti hanno creato qui la loro propria visione delle colonne sonore. L’album si rivela un'emozionante raccolta di groove e di esplosive atmosfere cinematiche. Un lavoro pieno di echi stilistici di quel Lalo Schifrin della fase 'Dirty Harry' espressa al meglio nei primi anni '70. Tuttavia va sottolineato come sia un album originale che non suona in alcun modo come un clone, aggiungendo piuttosto (e questo vale per l'album nel suo insieme) un tocco personale nel quale è presente un devoto omaggio alla musica dei film degli anni '60 e '70. Le tracce più ricche di dinamismo e potenza si presentano sotto una forma propulsiva e groovy come in "Black Belting" guidata dalle chitarre wah-wah. O ancora nella più esotica "Heidi's Revenge", caratterizzata dal flauto e dagli archi, ma anche dai sapori latini di "The Frug", con la sua squisita interazione di fiati, corni e archi su un energico tappeto ritmico controtempo che il quartetto gestisce al meglio. Non mancano i ritmi brasiliani che definiscono un brano disinvolto e frizzante come "Sunshine In Her Smile" o "Making Tracks", caratterizzata dal bellissimo assolo di un immancabile flauto. Nel disco non mancano anche alcuni momenti down-tempo, esemplificati da "Sweet Revival", che inizia con delicati tocchi di arpa che precedono un groove meravigliosamente dolce. Su tutto spicca come da tradizione il meraviglioso organo Hammond del leader, sempre fluido, magnetico, tecnicamente ineccepibile. Soundtrack From Electric Black' porta sicuramente la musica del James Taylor Quartet ad un altro livello. La presenza di un'intera orchestra a supporto della band conferisce all'album un sound grandioso che tuttavia non è mai invadente o pomposo. Gli arrangiamenti più ricchi non sminuiscono la concreta immediatezza del caratteristico marchio di fabbrica del James Taylor Quartet, dove il jazz funk è pur sempre il fattore dominante, e dove il groove immancabilmente gagliardo è ancora il nucleo sonoro principale del gruppo. Dire che questo sia il loro miglior album fino ad ora è forse azzardato, ma senza alcun dubbio ci troviamo di fronte ad un lavoro di spessore e qualità, in grado di perpetuare nel segno della coerenza e della vitalità un sound unico e distintivo come raramente capita dopo molti anni di carriera. Lunga vita al James Taylor Quartet.