Resolution 88 - Vortex
Come avevo preannunciato torno a parlare del gruppo jazz-funk britannico Resolution 88, in occasione dell’uscita del loro quarto album in studio, Vortex. Questo nuovo lavoro contiene 8 brani che portano il sound della band in una nuova direzione compositiva. I Resolution 88 mantengono il loro sound distintivo, pilotato sapientemente dal Fender Rhodes e dai sintetizzatori, con uno stile affine a quello di Herbie Hancock e Toby Smith dei Jamiroquai. La band ha registrato questo materiale con l'usuale quartetto ma l'album presenta alcuni artisti ospiti come la cantante Vanessa Haynes e Tom Smith al sassofono e al clarinetto basso. Negli album precedenti, i Resolution 88 hanno aggiunto in post produzione alcune sovraincisioni orchestrali ispirate ad album come Manchild di Herbie Hancock, ma in questo disco, le uniche aggiunte sono i soli suoni dei sintetizzatori. Il leader della band e principale compositore Tom O'Grady ha fatto di tutto per ricreare il mondo sonoro dei suoi personali punti di riferimento: i Mizell Brothers e chiaramente dell’idolo Herbie Hancock. "The Boss from Boston" apre il disco con uno stile potente: il basso virtuoso di Tiago Coimbra si intreccia con una linea melodica nel solco del grande Marcus Miller, per il quale i Resolution 88 hanno suonato come band di supporto al Ronnie Scott's Jazz Club. L'album passa rapidamente alla versione strumentale di "Love Will Come Around" (che riappare in una versione vocale alla fine del disco). La melodia si libra su una vera drum machine Roland CR78 (come quella usata da Hall & Oates e molti altri). "Sky High (for Larry & Fonce)" è un omaggio ai fratelli Mizell le cui produzioni degli anni '70 sono amate e celebrate in tutto il mondo, ma soprattutto nel Regno Unito. Tom O'Grady si è innamorato della loro musica non appena l'ha scoperta e questa ha avuto un'enorme influenza sulla sua ispirazione di musicista. Comporre una canzone è stato il modo più naturale per ringraziare i Mizell’s per l’influsso sulla sua carriera. Quando Larry Mizell in persona ha ascoltato questa traccia, la sua risposta ha, per così dire, dato un senso profondo all'ossessione per l'utilizzo di strumenti completamente originali. L’ha definita infatti monumentale, facendo i complimenti a O’Grady anche per la sua abilità tecnica. "Never Ever Ever", si apre con un groove particolare, scarno ed essenziale, prima che un assolo dei synth catturi l'ascoltatore. C’è un crescendo entusiasmante, una vera delizia per gli amanti delle tastiere analogiche vintage. Di seguito si continua con un classico groove jazz funk, "Shriffty". Come suggerisce il nome, questa traccia è ricolma di riff. Tom Smith è l’ospite di questa traccia, nella quale è protagonista della partitura di sax tenore. Il brano finisce proprio con un assolo di sax potente e suggestivo. Da sottolineare, nella sezione centrale, come Tom O'Grady offra a sua volta un assolo di Rhodes molto pecualire, ispirato ai suoi musicisti preferiti Herbie Hancock e Patrice Rushen. "Final Approach" è piuttosto originale e si propone di dipingere in musica le luci che guidano gli aerei di notte sulle piste di atterraggio. Questo pezzo inusuale è un groove rilassato e notturno che evoca l'emozione di volare verso nuove mete. "Vortex" dà il titolo all'album ed è facile capire il perché: è un brano importante, di ben 8 minuti. Il basso iniziale è ripetuto ritmicamente mentre attorno ad esso orbitano tutti i tipi di suoni “cosmici”. Quando entra la batteria, il basso improvvisamente assume tutto un altro senso. Tom Smith suona una semplice melodia al sax soprano e al clarinetto basso aumentando la tensione, il tempo raddoppia e l'ascoltatore viene letteralmente risucchiato nel “vortice”. A completare il quadro sonoro arriva anche un assolo di sax soprano, nello stile di Bennie Maupin, che irrompe in una apparente tranquillità. Infine l'ascoltatore viene nuovamente catapultato al centro da un assolo di Rhodes di Tom O'Grady, accompagnato dall'energia frenetica e trascinante di Ric Elsworth alla batteria, dal basso jazz groove di Tiago Coimbra e dalle percussioni potenti di Oli Blake. All'improvviso, tutto si dissolve e l’atmosfera torna spaziale. "Love Will Come Around featuring Vanessa Haynes" è la versione vocale della seconda traccia dell'album. Vanessa Haynes è meglio conosciuta per aver cantato come solista con gli Incognito, le leggende del jazz funk del Regno Unito. In questo brano porta tutta quell'esperienza e la sua incredibile voce piena di passione e sentimento. Questa canzone (sia la strumentale che la vocale) vuole essere una sorta di riflessione su tutto ciò che sta succedendo nel mondo in questo momento. Di fatto è impossibile ascoltare le notizie oquotidiane senza provare un sentimento di sconforto: Tom O'Grady intende così proporre qualcosa di positivo attraverso un messaggio edificante dal quale trarre, se possibile, il meglio di noi stessi e degli altri. Ancora una volta questi ragazzi inglesi hanno fatto centro, Vortex è un gran bell’album, uno dei migliori usciti nel 2024, merita senza dubbio attenzione.